Indicazioni per Villa Borghese
Queste linee hanno fermate
in corrispondenza di Villa Borghese
- Bus: 160, 301, 490, 495, 590, 89
- Treno: FC3, FL5
- Metro: A
> LA VILLA
Il nome della villa deriva dalla prima residenza del Cardinal Scipione Borghese.
Il "Casino nobile", edificato all'inizio del seicento su progetto di Flaminio Ponzio e di Giovanni Vasnzio, nel Novecento venne trasformato in un museo con una delle più prestigiose raccolte di opere d'arte dal XVI al XVIII secolo e con capolavori di artisti quali Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Bernini e Canova Villa Borghese ospita numerosi edifici storici coevi, quali il Casino del Graziano, il Casino Giustiniani, l’Uccelliera e la Meridiana con i meravigliosi giardini segreti, ripristinati secondo l’originario assetto seicentesco; accoglie numerosi edifici neoclassici e ottocenteschi quali il Casino dell’Orologio, la Fortezzuola, l’ampio Giardino del Lago, ridisegnato e realizzato nel 1786 da Antonio Asprucci, caratterizzato da un romantico isolotto artificiale su cui domina il Tempietto di Esculapio, raggiungibile anche con brevi escursioni in barca.
E' tra le ville romane una delle più ricche di testimonianze artistiche e paesaggistiche. Al suo interno racchiude edifici, sculture, monumenti e fontane, opera di illustri artisti dell'arte barocca, neoclassica ed eclettica, contornati da alberi secolari, laghetti, giardini all'italiana e grandi spazi liberi. Comprende una gran quantità di specie sempreverdi, tra cui lecci e platani (alcuni risalenti al primitivo impianto), pini domestici con esemplari bicentenari, abeti, cedri. Tra gli arbusti sono comuni l'alloro e il bosso.
> PIAZZA DI SIENA
Galappatoio a Villa Borghese
Piazza di Siena prende il nome dalla città toscana, luogo di origine della famiglia Borghese.
La piazza nacque per volere del principe Marcantonio IV, che voleva uno spazio che ricordasse Piazza del Campo all’interno della Villa. Il principe destinò questo spazio ad ospitare manifestazioni e feste popolari.
La "Casina" da Piazza di Siena
Piazza di Siena risulta incassata tra due rilievi, alla sommità dei quali si ergono due edifici non dissimili per caratteristiche ed originaria destinazione: entrambi, infatti, erano destinati ed utilizzati, al tempo della loro realizzazione, come comune abitazione per i coltivatori ed i braccianti della proprietà Borghese.
La piazza, incassata tra questi due rilievi ha la caratteristica di un prato verde con gli spalti naturali.
Agli inizi del Novecento, Piazza di Siena ospitò i campionati di atletica leggera e dal 1922 si tiene un concorso ippico internazionale.
> LA CASINA
La casina fu edificata per volere del cardinale Scipione Caffarelli-Borghese quando fu incominciata a essere costruita anche la Villa Pinciana, l'odierna Villa Borghese.
Inizialmente si trovava in mezzo ad un gelseto, boschetto sventrato quando è stata edificata la vicina Piazza di Siena, dove vengon organizzate manifestazioni ippiche di un certo rilievo.
Il boschetto dei gelsi dette il nome arcaico al palazzo: "Palazzina dell'arboreto de' gelsi".
Originariamente il palazzo era destinato come abitazione del guardarobiere della Villa.
Il palazzo, anticamente, aveva molte stanze e due logge al piano superiore, nella loggia della facciata superiore vi erano delle decorazioni a chiaroscuro.
La casina fu adibita ad abitazione privata fino al 2003
Il complesso è conosciuto come "Casina di Raffaello" perchè il pittore prediligeva questa zona per dipingere.
La zona a sinistra della casina attualmente è ludoteca per bambini all'interno di Villa Borghese, con sala lettura, giochi, sala feste e bookshop.
Nella zona a destra della Casina si trova la Chiesa-Rettoria "Maria Immacolata"
> LA CHIESA
La nostra chiesa
Santa Maria Immacolata
si trova nel pianterreno ovest
della Casina di Raffaello
L'edificio si trova all' interno di Villa Borghese in prossimità di Piazza di Siena. Fu fatto costruire alla fine del 1700 dal Principe Marcantonio Borghese, sia per soddisfare la sua devozione alla Vergine Maria e sia per offrire ai suoi dipendenti la possibilità di compiere agevolmente le proprie pratiche religiose.
L' incarico di sovrintendere ai lavori venne affidato all'architetto Mario Asprucci, che provvide a decorare la piccola chiesa con pregevoli ornamenti.
Nel 1829 il Principe Camillo Borghese, in occasione dell' ampliamento e della ristrutturazione dei suoi possedimenti, commissionò all'architetto Canina la realizzazione degli interventi di risanamento e completamento della chiesetta resesi necessari a causa del deterioramento e dell' asportazione degli ornamenti precedentemente realizzati dall'Asprucci.
La chiesetta venne decorata con affreschi dal pittore Pietro Carrarini, che stava realizzasndo altre opere in altri possedimenti della famiglia Borghese.
Nel 1839 il Principe Francesco Borghese costituì un fondo affinchè potesse essere celebrata quotidianamente una messa, dopo la quale, in occasione di festività e durante le novene, veniva impartita la benedizione del SS.mo Sacramento.
Per tale motivo cominciò a risiedere nel suo interno, nei locali adiacenti la chiesa stessa, anche un cappellano a servizio della chiesetta.
Nel 1933 l'attività religiosa venne affidata al Parroco della vicina Parrocchia di S. Teresa D' Avila, che provvedeva ad officiare la liturgia nelle domeniche e nelle feste di precetto.
Dal 1997, fino ad oggi, il Rettore non è più il Parroco di S. Teresa, ma il servizio viene gestito direttamente dal Vicariato di Roma, elevando la chiesa a titolo di Rettoria.
Da settembre 2005, è stato nominato Mon. Aleardo Di Giacomo, come Rettore della Rettoria di Santa Maria Immacolata a Villa Borghese
Nota: Nel 1959 nella Rettoria fu posta la tomba dello scultore Pietro Canonica, vissuto per anni nella vicina Fortezzuola (oggi Museo a lui dedicato).
Pietro Canonica, tra l'altro, è l’autore della statua dell’Immacolata custodita nella Chiesa.
Per maggiori informazioni si può visitare il vicino "Museo Canonica", aperto al pubblico dal 1960, sono esposte numerose opere dello scultore Pietro Canonica. Si può visitare anche l'appartamento abitato dall'artista, ricco di arredi prestigiosi, dipinti dell'Ottocento piemontese ed arazzi fiamminghi. Oltre che il suo studio con gli attrezzi da lavoro, rimasto immutato dalla sua morte.
Per informazioni: Viale Pietro Canonica 2 (Piazza di Siena) -vedi anche